Potature piante ornamentali ha la funzione di esaltare l’armonia e l’ architettura di ogni esemplare, di correggere eventuali difetti strutturali  che possono provocare problemi e stress alla pianta, di garantire la sicurezza delle strutture e alle persone che vivono attorno ad essi.

Potature piante ornamentali

Potare un albero per modificare e migliorare la chioma, ma anche per aiutare la pianta.

Per ottenere buoni risultati, il lavoro di potatura non deve essere intenso.
Deve  susseguirsi in interventi regolari che cominciano quando l’albero è ancora giovane, ad esempio quando si mette a dimora un nuovo albero, in modo da impostare la struttura.
Questi interventi continuano negli anni al fine di mantenerla, correggendo lo sviluppo dei rami quando questi sono ancora di piccole dimensioni.
Se, infatti, si dovessero rimuovere rami di grandi dimensioni, si causerebbero gravi danni tanto alla salute dell’albero quanto estetici, causando lo stravolgimento della sua naturale armonia.
 
Con la potatura si va a togliere una parte di ciò che l’ albero ha con fatica ed energia costruito: se fatta nel modo corretto, nel rispetto della fisiologia della pianta è un bene sia per l’ albero sia per le persone.
Se eseguita in malo modo, avrà irrimediabili conseguenze sulla salute, sulla bellezza, sulla sicurezza e sui costi di gestione futura dell’ albero. 

In riferimento agli alberi ornamentali, si dice che “la miglior potatura sia quella che non si vede”.

Questa definizione, che alle orecchie dei non addetti può sembrare un paradosso, è invece un concetto fondamentale che un bravo arboricoltore deve sempre tenere a mente, nella potatura piante ornamentali da giardino.
Da queste buone pratiche dipende infatti il buon esito dell’ intervento, sia per quanto riguarda la bellezza che per quanto riguarda la salute dell’ albero.

Non solo livello estetico

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Il principale motivo per cui si allevano e ci si prende cura degli alberi nei nostri giardini, è il loro valore estetico, rappresentato dalla naturale armonia architettonica con cui esso cresce e si sviluppa.
Partendo dal fusto massiccio, che si divide in grosse branche, dai quali dipartono giovani e flessibili rami che a loro volta portano le foglie.
E’ questo che rende piacevole un albero e il contesto in cui si trova. Se ad esempio, si volesse ridurre la dimensione di una chioma, per mantenere bello l’albero dovremo avere cura di effettuare tagli di piccole dimensioni, che non vadano ad interrompere bruscamente il naturale sviluppo dei rami.

Tagliando rami di piccole dimensioni, inoltre, si riducono moltissimo i danni causati alla pianta dalla potatura.

Gli alberi, infatti, non sono in grado di cicatrizzare le ferite. A differenza degli animali, che a seguito di un taglio riescono a produrre del nuovo tessuto per sostituire quello danneggiato, ricostruendolo; gli alberi reagiscono in modo differente: abbandonano la parte compromessa dal taglio.
Questa sarà soggetta a degrado da funghi del legno, e producendo particolari sostanze impedirà l’espansione di quest’ultimi e andranno a richiudere la zona danneggiata.
Detto questo, è facile intuire che un taglio di grandi dimensioni avrà ripercussioni assai più gravi rispetto a piccoli tagli.  

Altri fondamentali elementi da considerare e valutare nell’ impostare una potatura, sono la fase di vita e la condizione di salute in cui si trova l’albero.

Un’intervento su un giovane albero, in pieno sviluppo e con molta energia da investire nella crescita, risponderà in modo ben diverso rispetto allo stesso intervento praticato su un albero più vecchio.
Un esemplare in fase di regressione ha poche energie da spendere per la produzione di nuova vegetazione. E spesso presenta problematiche diverse da dover fronteggiare come ferite, attacchi patogeni o problemi strutturali.
Inoltre ogni albero, in relazione alla sua età ed alle sue condizioni generali, innesca diversi processi chimici, utili ad equilibrare la propria crescita.
La così detta “Dominanza apicale”, ad esempio, processo in cui la gemma posta all’ apice e in cui e racchiuso il progetto architettonico, produce delle sostanze in grado di regolare e condizionare lo sviluppo delle nuove gemme al di sotto di essa, è un elemento da considerare per evitare uno sviluppo disorganizzato in seguito ad un intervento scorretto.

Interessante studio del professor Naolin